Lc 01. 26-38
In questo lunedì così affannato, così già completamente immerso nelle cose da fare sono un balsamo le parole di Maria, in questa annunciazione che si “sposta” di un giorno…e dopo la pienezza della domenica di quaresima, ci offre la fecondità del lunedì. Quanto bisogno ho di fermarmi sulla sollecitudine di Maria, ma anche sul suo turbamento di fronte all’angelo che le si manifesta. E l’intuizione divina che si fa esperienza nella piena umanità di Maria. Maria, la donna che Dio sceglie per il Suo figlio, non è immune dalla paura, dal turbamento, anzi è proprio in quel suo turbamento che Dio si fa strada. Non è la volontà supereroica di Maria a dirgli di Si, ma il suo affidarsi, nonostante sia assalita dal dubbio. Dio non mi chiede atti di eroismi, non mi chiede di essere brava, all’altezza, sempre capace. Mi chiede solo di affidarmi a Lui e mi dice due semplici parole: non temere. Parole che mi sono state e mi sono compagne in tanti momenti e che oggi ringrazio di aver ritrovato in questo vangelo che mi è stato donato.