“Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera”.
Il vangelo è una miniera d’oro, e dovo credevi ci fosse solo terra prima o poi trovi qualcosa che luccica! Col passare degli anni, crescendo, vengo colpito da passi che prima di quel momento non avevano suscitato in me grosso interesse. Avviene però anche il contrario e il vangelo di oggi, nella mia vita, ne è un esempio lampante. Quando avevo vent’anni leggevo questo vangelo e mi ci rispecchiavo appieno, vivevo in costante contrasto con la mia famiglia e molto era dovuto, oltre che dal mio spirito ribelle, anche a questo “fuoco” che Gesù ha acceso in me quando l’ho conosciuto. Proprio alcune scelte in nome di Gesù hanno creato piccole divisioni con la mia famiglia. Nel tempo i contrasti sono diminuiti e ora sicuramente vivo una fase più matura e pacifica e sento che è la strada giusta. Leggendo ora questo vangelo rimango doppiamente spiazzato: mi vengono i dubbi, ma questa “pace” con la mia famiglia d’origine l’abbiamo costruita oppure è frutto di qualcos’altro? E penso subito che forse il motivo è che il mio “fuoco” si è affievolito e quindi negli anni ho accettato piccoli compromessi che mi hanno evitato di mettermi in discussione evitando scontri e sofferenze di relazioni così importanti.
Inoltre ora che sono anche genitore, questo vangelo è come un pugno nello stomaco e un po’ scherzando (e un po’ no) egoisticamente penso “Già adesso coi figli ci sono divisioni, e i bimbi sono ancora così piccoli! Forse è meglio che non leggano mai questo vangelo. Forse è meglio che non conoscano questo pazzo di nome Gesù, non aggiungiamo altra benzina al fuoco della discordia!”. Ecco, ci sono appena ricaduto di nuovo! Pensare che i figli siano cosa propria e che debbano rispondere ai propri disegni e alle proprie volontà.
Quello che vuole dirmi oggi Gesù è proprio questo: l’Amore, per essere perfetto, non deve farsi condizionare dalle rotture e dalle divisioni, perchè queste non si possono evitare, qualunque sia la causa.L’Amore resiste alle divisioni e agli allontamenti… allora per concludere questa preghiera non posso fare altro che andare a leggere la parabola del figliol prodigo e contemplare l’abbraccio benedicente di Dio Padre verso i suoi figli!
Marco P.