Per commentare il vangelo di oggi penso sia necessario partire dalle letture dei giorni scorsi nelle quali Gesù annunciava nel tempio tutta una serie di catastrofi ” verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta ” e volendo dare una connotazione attuale a queste parole mi sono tornate in mente tutte le immagini di distruzione che hanno caratterizzato negativamente nei giorni passati diverse zone d’Italia. Per comprendere come quelle parole così catastrofiche siano più che mai attuali le si potrebbe ricollegare più in generale al particolare periodo storico che stiamo attraversando, nel quale sentiamo parlare in continuazione di crisi economiche, crisi belliche, crisi sociali, ma scendendo più nel piccolo sentiamo parlare di crisi morali, crisi di valori, crisi della famiglia e l’elenco delle crisi che ci vengono raccontate parrebbe essere infinito. L’umanità intera sta vivendo un periodo di crisi permanente e in giro si respira solo del gran catastrofismo che parrebbe che Gesù allora ce l’abbia tirata.
Nel brano di oggi, che è ovviamente il proseguimento del discorso catastrofico dei giorni scorsi, mi è parso che Gesù cambi pagina e che ci voglia rincuorare indicandoci, quasi ce ne fosse bisogno, che dopo ogni inverno sorge sempre l’estate. Insomma questo momento pur lungo che sia prima o poi finirà.
Ma Gesù non si limita solo a rassicurare, ci mette a disposizione anche lo strumento che come il faro nella notte ci può guidare fuori dall’oscurità e lo identifica con le Sue parole e i Suoi insegnamenti. A dirla tutta forse è proprio perchè non siamo stati capaci a interpretare correttamente i Suoi insegnamenti e a metterli in pratica che ci troviamo in questa situazione e forse da questo punto di vista anche come cristiani dovremmo fare un po’ di autocritica.
Aveva ragione Lui, nel mondo tutto passerà ma ciò che resteranno saranno le Sue parole, che oggi a pensarci bene si collocano in una posizione critica rispetto alla modernità, fatta di molte cose buone ma di tante cattive. Seguire i Suoi insegnamenti potrebbe voler dire cercare di cambiare il mondo partendo da noi stessi mettendo in discussione tutte le nostre certezze, le nostre abitudini e i nostri pensieri.
Mi piace immaginare una nuova umanità che seguendo gli insegnamenti di Cristo, sia capace di ribaltare la cultura dominante caratterizzata solo dal possesso e dal consumo per costruire un mondo nuovo, ma forse resterà solo una fervida immaginazione.
Pavel