Mc 12, 1-12
Decisamente oggi mi è capitato un vangelo un po’ difficile da commentare, una parabola che non mi è stata chiara.
In quella occasione si è spiegata benissimo, si era capito bene che quella vigna era il nostro mondo, la terra che ci era stata affidata da Dio e che il nostro “IO” egoista ci ha portato a custodire quasi con invidia e odio verso tutti coloro che cercarono di entrare e godere di tutta questa meraviglia, sono stati scacciati ed uccisi profeti, coloro che sono venuti nel nome del Signore ed infine perfino il figlio stesso di Dio è stato rinnegato e crocifisso.
Questa situazione non è che è finita in quel momento, con la crocifissione di Gesù, anzi le cose sono state delle volte anche peggiori, tantissime altre persone sono state uccise nel nome di Dio, tantissime lo sono tutt’ora e probabilmente tante ce ne saranno nel futuro.
Allora spieghiamoci il perché, il perché di tanto odio, perché l’umanità ha questo enorme disprezzo verso i suoi stessi fratelli, sicuramente un sentimento simile non è stato ereditato da chi ci ha creato, siamo stati scelti per custodire la cosa più bella che l’Onnipotente ha creato ed invece noi lo stiamo rovinando.
Perché allora tutto questo? Cosa ci porta ad essere così?
Queste domande ci dovrebbero ritornare più volte nella mente, nei momenti in cui ci stiamo comportando male nei confronti di ciò che ci è stato donato, verso le persone, nei confronti di chi ci vuole bene, bisogna porsi queste domande e bisogna capire che se nasce qualcosa di male la colpa non può che essere solo la nostra che ci lasciamo sopraffare dalla tentazione, dal male che vuole solo la nostra rovina e che ci vuole allontanare dal Signore.
Cerchiamo di lottare contro questo male e cerchiamo di farlo con la preghiera, dimostrando l’amore di Dio, questa è l’unica e sola arma per riuscire a riportare tutto lo splendore e vivere nella serenità che ci è stata promessa-
Emanuele