Commento vangelo: mt 9,1-8
Gesù sale sulla barca per tornare nella sua città, “sua” nel senso di quella che ha avuto come “base” per il periodo della sua predicazione.. Qual è, mi chiedo, la MIA città? Quella in cui sono NATO? Quella in cui lavoro? Quella in cui sono chiamato a “dire” la MIA fede? Quale? Forse ognuna di queste.
“Coraggio, figlio, ti sono perdonato i peccati”: in questa breve frase Gesù zippa il suo vangelo: è venuto a ristabilire la condizione originale dell’ uomo, a ricordargli chi è davvero: un figlio! Ma come avviene ciò? Attraverso la remissione dei peccati: Gesù è il perdono di Dio.
Eppure gli astanti dubitano.. egli allora toglie il velo all’illusione immediata: cos’e più facile, guarire solo il corpo o l’uomo tutto intero?
Spesso la risposta più immediata è la prima, ma Gesu è venuto a rispondere alla seconda, e, guarito il paralitico, lo rimanda a casa sua. Di nuovo: qual è casa sua? Quale la nostra?
Probabilmente quella in cui ci sentiamo perdonati..
Magro