L’ipocrisia è la differenza tra l’essere e l’apparire. Non solo l’ipocrisia, dice Gesù, diventa la maschera che impedisce agli scribi di essere veri; ma anche agli altri viene impedito, da questi maestri dell’esteriorità, di fare un vero e proprio cammino di conversione. Che meditazioni quindi ci pone questo vangelo? Gesù ci sprona a chiederci se noi credenti siamo solo esteriorità o siamo anche VERA interiorità da comunicare agli altri! quanto siamo veri rispetto a quello che diciamo e a quello che poi facciamo, nella praticità di tutti i giorni, con i nostri fratelli? noi credenti nel mondo dovremmo essere portatori del messaggio di Cristo, ma spesso e volentieri lo diciamo solo e non lo viviamo! o se lo viviamo, incappiamo in situazioni che non ci rendono più veri, ma dei veri ipocriti. Per noi educatori del Punto Giovane e per ttt gli operatori nel campo dell’educazione, chiediamoci SEMPRE, ogni volta che incontriamo un giovane, un ragazzo che ha bisogno di Gesù e di noi, nelle convivenze, nelle nostre parrocchie, se nella nostra vita siamo davvero portatori sia esteriormente che interiormente di ciò che gli comunichiamo!! cioè dell’Amore di Cristo, della gioia della sua Resurrezione e della fraternità tra di noi! è normale che, essendo umani, dobbiamo fare i conti con i nostri passati, le nostre ferite, i nostri dispiaceri e che quindi capita di non essere così “coerenti”….ma possiamo sempre chiedere la Grazia a Dio (una grazia così importante sicuramente ce la concede!!) che non ci lasci mai cadere come questi farisei, ma che ci purifichi sempre e ci renda coerenti nel suo Amore verso gli altri e nei confronti del nostro ruolo di missionari del Vangelo!
Petra