Carissimi ragazzi solitamente siete voi a dare testimonianza delle convivenze nella messa conclusiva del Giovedì. Vorrei dare anche io, terminato l’anno, il mio umile apporto ai vostri scritti. Dire che è stato l’anno più bello parrebbe strano, ma è stato proprio così. Vedete, quando sono diventato sacerdote, mi hanno fatto questo augurio: “Che ogni messa che vivrai sia più bella della prima“. Ecco, devo dire che per le convivenze funziona sempre così. Quelle che seguono sono sempre meglio di quelle che precedono. E sapete perché? Perché la convivenza la fanno i giovani e i giovani non vivono di nostalgie, ma di speranze, non vivono al passato ma al futuro. Per cui le convivenze sono tutte belle, ma le ultime sono sempre più belle delle prime. Non me ne vogliano i ragazzi dello scorso anno, e non me ne vogliate voi quando il prossimo anno dirò le stesse cose.
Poi voi ragazzi del 2015 siete anche un po speciali. Infatti diversi di voi son nati nel 1998 quando è nato il Punto Giovane. Il Punto Giovane ha quindi i vostri stessi anni. Gli anni più belli, gli anni dei sogni e degli innamoramenti, gli anni delle consapevolezze e dei progetti. Gli anni in cui si semina il futuro e già germogliano nei cuori i grandi ideali che segneranno la vostra storia.
Allora grazie ragazzi per aver abbracciato quest’anno il vostro coetano: il Punto Giovane.
Ora vi aspettiamo per un ultimo appuntamento: la Messa “Rock” domenica prossima. Ciascuna classe sarà ricordata durante la messa e a ciascuno sarà consegnato un “titolo onorifico”. Poi terminata la Messa, nell’oratorio vedremo insieme il video dei “brindisi” e premieremo quello più simpatico. A Domenica….
don franco