Domenica sera mi è stato affidato il compito di scrivere la testimonianza, personalmente il giorno in cui Danilo è venuto a parlarci in classe di questa iniziativa: la convivenza, io ero abbastanza diffidente…ma poi mi convinsero e mi buttai.
Sfortunatamente lunedì sera non ho potuto partecipare all’attività, che i miei compagni hanno ritenuto molto divertente, a causa di altri impegni e infatti rimpiango il fatto di aver perso l’inizio di questa avventura…benché non di solo calcio vivrà l’uomo…ma quando il lavoro chiama l’uomo risponde…sempre!!!
Martedì, ho rinunciato all’allenamento, per poter condividere la serata con i miei compagni. Me ne sono pentito? Assolutamente no! Adesso però non starò a elencarvi ciò che è accaduto giorno per giorno, perché ritengo che la cosa più importante sia far emergere le emozioni che ho provato in questi giorni: perché la convivenza è libertà, perché la convivenza è il fatto di stare assieme divertendosi, perché la convivenza è una cosa grande che in questi giorni: Mone, la Sara, Massimo, la Chiara, Paolo, ci hanno fatto capire, è un nuovo modo di stare bene.
Perché la convivenza è una casa, la prima volta che entri, ti rendi conto di quanto lavoro duro hanno fatto queste persone per te. Quindi grazie!
Grazie Sarah quando la mattina mi svegli con la tua voce squillante buttandomi giù dal letto. Grazie Mone quando, durante le serate sottovoce, piano piano, mi dici i risultati di Champions. Grazie a voi che la mattina con gli occhi semichiusi e un po’ assonnati voltate il viso verso di me e mi dedicate un sorriso che vale più di mille “buongiorno” .
Andrea