Sono onorata di essere qui oggi per parlarvi degli ultimi cinque giorni che abbiamo trascorso insieme, credo e soprattutto spero, che quello che sto per dirvi sia condiviso da tutti quelli che hanno abitato nella casa qui affianco.
Se volessimo vedere questa esperienza in modo pragmatico, non sarebbe nient’altro che : 5 giorni, 10 ragazzi, 4 educatori e il nostro sacerdote. Ma io non voglio vederla in questo modo, perché non sono stati soltanto cinque giorni, sono stati dei fantastici momenti, non solo 10 ragazzi, ma sono degli avventurosi compagni di viaggio, che sono onorata di conoscere. Non sono soltanto 4 semplici educatori, perché probabilmente sono dei santi per tutta la pazienza che hanno avuto, per tutto l’amore e l’impegno che mettono in ciò in cui credono e in ciò che ritengono importante, e io per questo li ringrazio e li porterò sempre nel cuore. E come potrei dimenticarmi del Don, colui che permette queste fantastiche esperienze a noi giovani, e con cui abbiamo fatto delle belle chiacchierate, che ci hanno permesso di riflettere su cose importanti, che molto spesso vengono date per scontato. E oggi con grande amarezza, mi lascerò alle spalle il cancello da cui sono entrata un po’ intimorita e spaesata 5 giorni fa , mi volterò e riguardandolo mi passerà davanti tutto come in un film e forse mi scenderà anche una lacrima. Un grazie forse non basta, ma ho capito una cosa da questa esperienza: non bisogna dar niente per scontato, anzi, dobbiamo goderci al massimo ogni istante della nostra vita, perché la vita è una sola e qualcuno da lassù ce l’ha donata e ci ha scelti per vivere al meglio questa nostra magnifica avventura.
Grazie SANIA