I Segni e la Storia

I Segni e la Storia



I segni e la storia
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Chiara all'inaugurazione
un grazie a gianluca per la realizzazione di questa pagina

L’incontro con l’iconografia


Dopo mesi di attesa la Monia Bucci ebbe la grande occasione della sua vita. A Sogliano sul Rubicone dalle suore carmelitane si sarebbe svolto dal 14 al 22 maggio un corso di primo livello sulle icone.
Con paura, ma con grande convinzione la Monia vi partecipò e cominciò per lei e per il Punto questa grande avventura nel mondo dell’iconografia orientale. Conoscemmo Giancarlo Pellegrini, il maestro di Bologna, e in un incontro avvenuto nel Settembre successivo al Punto Giovane venne fuori l’idea di una grande icona da collocare nella nuova chiesina di san Giuseppe.
Ma come fare? Ci sembrava così impossibile la realizzazione di un icona…. Chi avrebbe pagato l’opera?
Riuscimmo a contattare il direttore della Banca Malatesiana di Rimini e nel giro di pochi giorni diede parere positivo circa il finanziamento.
Cominciarono contatti sempre più frequenti con Giancarlo Pellegrini. Dovevamo adesso focalizzare l’idea. Lo spunto venne dal salmo 44, quello della Regola Spirituale per intenderci.
Avremmo voluto una icona che esprimesse l’amore sponsale di Dio per l’uomo. Giancarlo guardando alla tradizione iconografica ci indicò la discesa agli inferi come l’immagine più vicina all’idea di fondo. La cosa si definì sempre di più fino a quando arrivammo ad una icona centrale che riprendeva si la discesa agli inferi dove Gesù andava a recuperare tutta l’umanità, ma anche la morte in croce, quando dal Suo costato fuoriescendo sangue ed acqua, simboli dei sacramenti, Gesù sposava e generava la sua chiesa. Ci fu poi l’aggiunta di altre 4 icone che completarono l’idea. Nacque così l’icona: Mysterium Salutis. Quando Giancarlo mise concretamente mano al progetto eravamo già nel Febbraio 2005.
   
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