“All’udire queste cose tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno”. Lo sdegno di cui parla il Vangelo di Luca è il non accettare da parte di chi si trovava nella sinagoga le parole di Gesù, quasi come se pensassero: ” ma come si permette di parlare così, lui, che è nato e cresciuto qui a Nazaret. Chi crede di essere?” Sono i pregiudizi e i preconcetti che causano ai presenti nella sinagoga la chiusura del cuore e fanno scattare quell’invidia che spinge e cacciare fuori Gesù e a volerlo uccidere. Scrive Spidlik riguardo all’invidia che è un sentimento strano che gli autori orientali chiamano tristezza psicologica. ” La tristezza ci fa credere che basterebbe cambiare qualcosa e le cose tornerebbero a posto. La tristezza ci fa credere talvolta che basterebbe eliminare qualcuno per ritrovare la pace. La tristezza è un odio e quest’odio porta i nazareni quasi a commettere un omicidio. Ma l’unico odio che il cristiano deve provare è quello verso il peccato. L’unica tristezza del cristiano è la tristezza del peccato che vede commettere. La tristezza causata dal successo di un altro è il contrario dell’ amore. L’amore si oppone all’invidia e deve occupare tutto il cuore perché l’invidia non prevalga. ” E’ vero, il cuore dovrebbe essere occupato tutto dall’amore , ma com’è difficile che questo avvenga…purtroppo nel nostro cuore ci sono troppi spazi che non sono occupati dall’amore e che generano pensieri, parole e azioni che creano fatiche e strappi nelle nostre relazioni. Solo la preghiera e la grazia di Dio può “ripulire” questi spazi e riempirli d’amore. Tizi