Riesco a scrivere una riflessione sul questo Vangelo solo oggi…” Siate misericordiosi con gli altri” “Non giudicate e non sarete giudicati”. Le parole di Gesù sono chiare. E’ uno di quei brani che ripetiamo spesso…uno dei più “comuni” che si cita molto spesso durate le conversazioni… Facile citarlo , ma qundo è difficile viverlo? Mi sono chiesta: quanto fatico, io, a viverlo? …fatico molto.. Il giudizio verso gli altri, a volte, fa parte di un modo meccanico di rapportarmi all’altro. Specifico, però, più che un giudizio è un incapacità di fermare prima il pensiero e poi la parola “in più”…quella parola che non serve..che senti che sarebbe meglio non dirla perchè ti “imbruttisci” nel momento stesso in cui la pronunici. Quante volte mi capita… mentre parlo con una mia collega…di un altra collega. Quando parlo di un amica..di un altra amica o amico. Lo sento che sbaglio, ma è più forte di me! E’ lo stesso rapporto che ho con il carboidrato…non riesco a rinunciarci. Quando arrivo a casa la sera e vedo il piatto di pasta, so che è meglio che non la mangio perchè non mi serve, mi appesantisce…e poi so che nell’attimo dopo che ho ingurgitato l’ultima forchettata, rimango delusa perchè non sono riuscita, per l’ennesiama volta, a rinunciarci per stare meglio. Il giudizio facile, per me, è come il carboidrato è una bella “tentazione”.
Come ci vorebbe diversi Gesù…Ma ci vuole diversi nel momento in cui sentiamo nel nostro cuore che essere misericordisi con gli altri ci fa stare bene…nel rinunicire a un giudizio, nel tempo, ci fa essere delle persone migliori con gli altri (sopratutto con i giovani…come educatrice lo sperimento), ma sopratutto con noi stessi. Io mi sento una grande quando riesco a trattenermi. Questo perchè ,nel momento in cui mettiamo “in pratica” quello che il Signore ci dice, ci fa anche assaporare l’effetto “benefico” per la nostra anima…però ci dobbiamo mettere nella condizione di poterlo sperimentare.
TentonS