“Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.
Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».
Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua».
Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».”
“Non dimentichiamo la realtà storica della guarigione del paralitico; ma prima di tutto riconosciamo in lui la guarigione dell’uomo interiore, a cui sono stati perdonati i peccati…” Sant’Ambrogio.
Immaginiamo un Gesù, sbalordito davanti a tanta fede e a tanta tenacia, rispetto a questi 4 uomini che senza timore, salgono sul tetto della casa di Pietro e rompendo la struttura, creando un foro, calano un amico malato, ormai rassegnato…la loro fede gli fa compiere un gesto grande, un gesto di grande fiducia, un gesto che scavalca la miriade di persone accalcate intorno alla casa! noi chiediamoci con quanta tenacia andiamo verso Dio! E’ poi così tanta? noi pur di chiedere una “guarigione” ci arrampicheremmo mai su un tetto sapendo che potrebbe essere l’unico modo per raggiungere la libertà esteriore e interiore?? mmm…ovvio, sto parlando metaforicamente, qui non si parla di tetti e di coraggio nel camminarci sopra! qui si parla di totale fiducia nell’unico uomo che ci può salvare! con quanta tenacia preghiamo? con quanto coraggio ci avviciniamo a Gesù per implorargli una grazia, una guarigione, della serenità? noi tendenzialmente ci sfiduciamo subito, non siamo così pronti ad attendere…o tutto o subito! Gesù, al contrario, chiede fiducia, tenacia, coraggio e insistenza….e pazienza! solo grazie a queste qualità questo uomo è stato guarito! di una guarigione non solo fisica ma totale: gli sono stati perdonati tutti i peccati! ed è così che Gesù decide di mostrarsi a tutta quella folla sbalordita…mostrandosi come il Figlio di Dio! colui che toglie i peccati del mondo!!! continuiamo a pregarlo, a chiedergli misericordia, amore infinito e pace interiore! ma con coraggio, tenacia e tanta tanta fiducia!!!
Pet