Di questa “moltiplicazione dei pani e dei pesci”, la seconda del Vangelo di Mt, quando ero piccolo mi disturbava una cosa: la sua non-logicità! Mi chiedevo ad es: “Ma per aver distribuito tanto pane, da poco che ne avevano, con cosa lo hanno fatto? Cioè: hanno dovuto moltiplicare anche le CESTE!!!”. Ero preso insomma da menate mentali di questo genere. Poi, imparando col tempo ad entrare anche nella simbologia del testo, mi sono accorto che il “linguaggio” che Mt usa era un altro, un linguaggio in cui ad esempio i numeri giocano un bel ruolo.. ecco allora che una chiave di lettura ci è data proprio da questi, ovvero: la presenza di ciechi, storpi, zoppi e sordi (4 categorie di malati), e la loro guarigione da parte di Gesù (descritta in un altro punto del Vangelo), è SEGNO che la storia della salvezza è giunta alla sua PIENEZZA, indicata dal numero 7 (pani moltiplicati e ceste rimaste), dato che in Mt 11,4-5 Gesù manda a dire al Battista che “i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, ecc…”, cioè che la profezia di Isaia si è adempiuta: DIO CI SALVA! E ci salva con Gesù, che sfama e guarisce tanti malati, in particolare quelle 4 categorie di malati. Detto altrimenti: la storia dell’umanità (il 4, come i punti cardinali, cioè il cosmo, graficamente rappresentabile dal QUADRATO) è giunta alla sua pienezza (il 7, come i giorni della creazione, rappresentabile col CERCHIO, che rimanda alla perfezione di Dio). Eppure i discepoli gli chiedono “Come possiamo trovare in un DESERTO tanti pani..?”, domanda umanissima che potremmo attualizzare con “Si, bravo Gesù, tu la fai semplice (dicendoci di sfamare il nostro prossimo), ma come possiamo farlo, viste le nostre condizioni di povertà (economica, intellettuale, spirituale, ecc..). E’ Lui stesso a risponderci: “Date voi stessi da mangiare” (dice altrove), cioè quel poco che avete/siete (almeno così vi sembra..), in altre parole quei 7 pani e quei pochi pesci… Dry